Video Flash Mob per la Giornata Mondiale del Libro #SIAMOUNLIBROAPERTO
Gli alunni delle classi ID e IIIB hanno partecipato al video Fash Mob per la Giornata Mondiale del Libro #SIAMOUNLIBROAPERTO: “Il libro il nostro compagno di viaggio nel mondo della scoperta e della conoscenza”
Per la Giornata Mondiale del Libro e del diritto d’autore, 23 aprile 2020, le classi ID e IIIB, guidate dalla prof.ssa Marilena Ferraro, hanno partecipato ad un video Flash mob #SIAMOUNLIBROAPERTO organizzato dal Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani.
Ogni studente ha realizzato un video inquadrando la copertina del libro che ha scelto, il suo libro del cuore, ha sfogliato le pagine e si è soffermato su una frase messa in evidenza. Il video poi è stato montato e condiviso sui social con l’hashtag del Flash Mob #SIAMOUNLIBROAPERTO.
Un’esperienza che ha accomunato i ragazzi di prima e di terza in questo periodo di didattica a distanza sottolineando come i libri aperti sono più belli e sfogliandoli, pagina dopo pagina, ci ricordano che siamo vivi.
L’iniziativa rientra tra le attività del Progetto Lettura delle due classi dal titolo “Ti presento un libro 2.0” volto alla conoscenza e alla scoperta del mondo della letteratura internazionale e della condivisione del valore del libro come compagno di viaggio.
In questo lungo periodo di rinunce, paure e difficoltà il libro è, ancor più di prima, una preziosissima ancora di salvezza perché le parole scritte dai grandi uomini del passato, con delicatezza e lungimiranza, possono aprire i nostri orizzonti, nutrire le nostre coscienze e proiettarci al futuro che ci corre incontro.
I libri sono porte che si aprono su infinite possibilità: universi magici, storie del passato, visioni futuristiche. Inoltre, un libro innesca anche un processo dialettico tra l’autore e il lettore, favorisce un meraviglioso dialogo a due voci, un dialogo che molto spesso è finalizzato alla ricerca di valori da scoprire o ri-scoprire.
Il libro e la lettura rappresentano un mezzo indispensabile di approfondimento e di conoscenza di noi stessi, degli altri e del mondo e, soprattutto nei periodi di incertezze e precarietà, ci aiutano a guardare avanti fiduciosi.
La storia della Giornata del Libro
L’idea di celebrare questa giornata è nata in Catalogna. Qui, infatti, su proposta dello scrittore Vincente Clavel Andrés nel 1923 e l’approvazione da parte del Re Alfonso XIII tre anni dopo, è stato promulgato un decreto a favore dell’assicurazione della Giornata del libro in tutta la nazione.
E’ dunque da questa ricorrenza, risalente agli anni venti del XX secolo, che nasce l’idea della Giornata Mondiale del Libro. Solo nel 1996, però, nella conferenza generale dell’Unesco tenutasi a Parigi, fu istituita la Giornata Mondiale del Libro e del diritto d’autore. Fu scelto il 23 aprile perché è il giorno in cui morirono nel 1616 tre scrittori considerati i pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes, William Shakespeare e Garcilaso de La Vega.
Da allora, ogni anno, l’Unesco e le grandi associazioni che presentano gli editori, i biblioteche e le biblioteche scelgono la capitale mondiale del libro, una città che si impegna a promuovere i libri e la lettura per tutto l’anno attraverso gli eventi prestigiosi. Lo scopo fondamentale di questa iniziativa è quello di sostenere la crescita socioculturale ed economica di un Paese. Questo è lo stato della città del mondo capitali del libro, basti pensare a Madrid, a Torino, a Buenos Aires, ad Atene e tantissime altre persone che sono distinte perché hanno incoraggiato l’immenso patrimonio letterario di cui ogni Paese dispone.
Le città vengono scelte in base alla forte attenzione che esse attribuiscono alle strutture culturali, alle fiere, alle mostre e ovviamente all’istruzione. La capitale del libro 2020 è Kuala Lampur (Malesia), città che è distinta per i suoi innumerevoli motivi di protezione sociale in campo sociale fornito dalla lettura e dall’istruzione tenuti accessibili a tutta la popolazione.
La leggenda di San Giorgio (Sant Jordi)
Ma perché è stato scelto proprio questo giorno per celebrare sia l’amore che i libri? Tutto nasce da una leggenda che risale al quindicesimo secolo.
La leggenda di San Giorgio, conosciuta in tutto il mondo, narra che in una città (diversa a seconda del paese) c’era un drago che attaccava il regno. Gli abitanti per tenerlo lontano decisero dargli ogni giorno due pecore per placare la sua ira. Quando però le pecore del regno iniziarono a scarseggiare gli abitanti decisero di offrirgli una pecora ed una persona tirata a sorte. La sorte scelse di sacrificare la principessa del regno. Mentre la principessa andava incontro al suo destino, apparse il cavaliere Giorgio che uccise il drago e la salvò. Nella versione catalana della storia si dice che dal sangue del drago nacque una rosa rossa; simbolo di questo giorno.
In Catalogna, San Giorgio è il patrono degli innamorati. E’ un San Valentino alla catalana ma molto più sentito da parte della popolazione. Tradizione vuole che gli innamorati si scambino una rosa rossa ed un libro. L’uomo regala una rosa rossa con una spiga di grano alla donna e lei le regala un libro. E’ una festa che esalta l’amore, la cultura ed il patriottismo. La rosa è simbolo dell’unicità dell’amore, il colore rosso simboleggia la passione e la spiga di grano la fecondità.
San Giorgio anche in Italia è un Santo molto conosciuto e patrono di molte città tra le quali Reggio Calabria e inoltre è protettore degli Scout, infatti il 23 aprile è il giorno in cui gli esploratori e le guide rinnovano solennemente la Promessa scout. secondo Baden-Powell, il fondatore dello scautismo, suggerisce di “rammentare” ai giovani la figura di San Giorgio, santo cavaliere difensore dei più deboli e indifesi, modello da imitare e riscoprire.