Leggere è un diritto di tutti!
Il progetto lettura d’Istituto per una scuola sempre più inclusiva.
Leggere è un diritto di tutti e il progetto lettura del nostro Istituto conferma un crescente impegno verso una scuola sempre più inclusiva anche attraverso i libri.
Grazie all’attenzione e alla sensibilità dimostrate dal Dirigente Scolastico, professore Mario Fiorillo, quest’anno la biblioteca della scuola media si è arricchita di alcuni tra i classici più interessanti della letteratura italiana. Si tratta di volumi ad alta leggibilità editi dalla casa editrice Bianconero.
Un libro ad Alta Leggibilità è un libro accessibile anche a chi ha specifiche difficoltà di lettura – come i dislessici – ma che in generale rende più agevole la lettura di tutti.
Biancoenero edizioni ha codificato e sperimentato negli anni alcuni criteri che applica su tutti i suoi testi di narrativa per ragazzi.
I criteri sintattici, logico concettuali e tipografici che sono alla base del lavoro sull’Alta Leggibilità sono stati individuati da Biancoenero edizioni con la consulenza scientifica di Roberta Penge e Lucia Diomede del Dipartimento di Scienze Neurologiche, Psichiatriche e Riabilitative dell’Università degli Studi “la Sapienza” di Roma, e di Alessandra Finzi, psicologa cognitiva esperta DSA.
L’Alta Leggibilità agisce essenzialmente su due livelli: l’abbattimento delle barriere tipografiche e la comprensibilità del testo. Abbattere le barriere tipografiche, che sono un ostacolo concreto all’accesso al contenuto, vuol dire adottare tutti quei criteri codificati da tempo che rendono più ‘amichevole’ la pagina per chi l’affronta:
- testo non giustificato, con lunghezza irregolare delle righe per facilitare il passaggio da una riga all’altra e per evitare la divisione in sillabe;
- paragrafi spaziati che offrono a chi legge dei traguardi di lettura facilmente raggiungibili;
- carta color crema che non dà riflessi e di uno spessore tale da scongiurare la trasparenza del verso della pagina;
- l’uso di uno specifico carattere di stampa che garantisca la massima chiarezza e aiuti a confondere il meno possibile le lettere.
Come si legge in un’intervista a uno degli esponenti dell’Associazione italiana Dislessia “le strade per accedere al piacere della narrazione, grazie anche ai nuovi media, sono sempre più diversificate e numerose: testi con storie adatte alle varie fasce d’età e con trame e illustrazioni che possano piacere a tutti. Alcuni libri inoltre hanno allegato un cd-rom che permette di seguire la storia con il supporto audio. Questo approccio multiplo e inclusivo permette alle persone con disturbi specifici di apprendimento di trovare un proprio canale di accesso alla lettura”.
Oltre a Bianconero edizioni, ricordiamo Sinnos edizioni, Uovonero e Il battello a vapore.
I classici acquistati dalla scuola media sono: Il richiamo della foresta, Il giro del mondo in 80 giorni, La macchina del tempo, Le avventure di Huckleberry Finn, Ventimila leghe sotto i mari, Le tigri di Monpracem, A mezzanotte. Racconti di fantasmi, Il segno dei quattro, L’Isola del Tesoro, Capitani coraggiosi, Il fantasma di Canterville, Tre uomini in barca, Canto di Natale, Robinson Crusoe, Il giardino segreto, Frankestein, Piccole donne, Le avventuire di Tom Sawyer, Zanna Bianca, Viaggio al centro della Terra.
Gli studenti possono prendere in prestito i libri chiedendo ai propri insegnanti di lettere che, a loro volta, potranno rivolgersi alla referente d’Istituto del progetto lettura, la professoressa Barbara Pedrazzi.
Gli alunni della classe 2F stanno lavorando sulla tematica della biografia. Un libro che è stato molto utile e apprezzato è “Storie di straordinaria dislessia” perché unisce la tematica della biografia e della dislessia.
Cosa hanno in comune Leonardo da Vinci, Tom Cruise, Albert Einstein, Magic Johnson, Pablo Picasso e John Lennon? Senza dubbio il fatto di aver raggiunto il massimo successo nei rispettivi campi, dimostrando abilità eccezionali che hanno fatto di loro dei miti inarrivabili. Un’altra caratteristica però li avvicina: sono tutti dislessici. Anche grazie a ciò, sono riusciti a conseguire dei traguardi straordinari. Hanno compreso la propria particolarità e superato gli ostacoli, riuscendo così a esprimere il proprio genio e a entrare nella storia. Leggendo i racconti delle loro vite raccolti in questo libro il lettore scopre che essere dislessici non significa non poter fare le cose che piacciono o non poter diventare quello che si desidera.
Un altro libro molto interessante e che sta aiutando gli alunni della 2 F a capire il significato della parola dislessia e in genere cosa siano i disturbi specifici dell’apprendimento è Il pesce che scese dall’albero di Francesco Riva.
Francesco Riva ha ventiquattro anni ed è autore di teatro e attore teatrale e cinematografico. Diplomato presso l’European Union Academy of Theatre and Cinema (EUTHECA) a Roma, ha trasformato la sua tesi, un monologo sull’esperienza scolastica di un bambino dislessico, in un fortunato spettacolo dal titolo DiSlessiA Dove Sei Albert?, che ha dato un importante contributo alla causa della dislessia ed è stato rappresentato anche in scuole e convegni medici.
Alle elementari Francesco è un disastro: non ricorda i mesi dell’anno, confonde le lettere e non riesce proprio a imparare le tabelline. L’ora di matematica – la sua bestia nera – la passa a disegnare, relegato in fondo all’aula. Finché arriva la maestra Diana, che capisce tutto: quello scolaro non è né pigro né poco intelligente, forse è dislessico. I test confermano in pieno i sospetti, ma la supermaestra ha già escogitato un piano strategico: il bambino non studierà leggendo i libri, ma ascoltando e, per esercitare la memoria, recitando. La strada non è sempre in discesa: non tutti gli insegnanti sono così preparati e ingegnosi, non tutti capiscono che, per lui, la calcolatrice non è il rimedio alla fatica di moltiplicazioni e divisioni, ma uno strumento indispensabile come sono gli occhiali per un miope. Ci vuole ostinazione, e anche qualche battaglia, per affermare i propri diritti. Ma intanto Francesco è diventato così bravo a recitare da entrare in un’accademia teatrale. E al momento di realizzare il suo primo spettacolo, mette in scena la storia più bella che conosce: quella di un bambino che, con la sua creatività e il suo talento, ha annientato l’orco-dislessia. Un’idea che porterà più di una sorpresa. Un libro dedicato ai tanti ragazzi che si sentono stupidi perché sono lenti a leggere, scrivere o fare i calcoli, e non sanno che la dislessia non è una malattia, ma solo un diverso modo di funzionare del cervello.
Ancora una volta il progetto lettura e i libri sono giunti in nostro aiuto per discutere, parlare, scoprire, ragionare, collaborare e, soprattutto, per garantire a tutti il diritto allo studio e alla lettura perché LEGGERE E’ UN DIRITTO DI TUTTI!