Alla Gramsci iniziano le indagini…
Gli alunni della classe 2D nei panni di investigatori risolvono il caso!
Gli alunni della classe 2D guidati dalla professoressa Barbara Pedrazzi si sono cimentati nella soluzione di un caso molto complicato, il furto della lavagna.
Le indagini sono ancora in corso ma la soluzione dell’enigma è vicina. Il colpevole ha i minuti contati!
Come avete potuto intuire la classe 2D ha da poco studiato un nuovo genere letterario: il romanzo giallo.
Il giallo risulta uno dei generi più letti e apprezzati per il fascino dell’enigma, per le trame intrecciate, per i colpi di scena, la suspense, coinvolgendo totalmente il lettore che si immedesima anch’egli nel ruolo dell’investigatore.
Il giallo nasce, verso la metà dell’Ottocento, in America. Negli Stati Uniti, nel 1841, viene pubblicata la prima raccolta di racconti polizieschi: “I delitti della via Morgue” di Edgar Allan Poe. L’opera tratta di delitti, ambientati a Parigi, risolti da un detective dilettante, Auguste Dupin. In Italia il nome “Giallo” deriva da una copertina di una collana Mondadori di narrativa di crimine e mistero, ed è usato solo in Italia. In Francia si chiama “Noir”, in inglese è chiamato “Mistery”, o altri termini in voga.
Qualche anno più tardi, in Inghilterra, lo scrittore Arthur Conan Doyle crea il personaggio di Sherlock Holmes, raffinato ed abilissimo investigatore che, con un eccezionale intuito unito ad una straordinaria capacità di osservazione e di riflessione sugli indizi anche più insignificanti, riesce a smascherare i colpevoli.
Sul meccanismo della deduzione e sull’attenta analisi psicologica dei personaggi sono basati i racconti della scrittrice inglese Agatha Christie, creatrice dell’anziana Miss Marple e dell’originale Hercule Poirot.
In Francia ai primi del Novecento escono i racconti di George Simenon, ideatore dell’ispettore Maigret della polizia di Parigi.
I ragazzi della classe 2D dopo aver studiato questo nuovo genere si sono recati nella biblioteca d’Istituto della Gramsci. Ognuno di loro ha avuto la possibilità di poter sfogliare un libro giallo, leggere i vari titoli e scoprire le parole chiave di questo genere.
La seconda parte dell’incontro, invece, li ha visti impegnati in un laboratorio di scrittura creativa. Gli alunni hanno avuto il compito di realizzare un lapbook. Da diversi anni il progetto lettura del nostro Istituto propone strumenti utili e soprattutto creativi per rendere la didattica più coinvolgente ed inclusiva.
Il lapbook è uno strumento didattico che, oltre alle abilità cognitive, mette in gioco tutta una serie di abilità manuali e sollecita molto sia il senso estetico sia quello critico. Inoltre, può favorire l’acquisizione di una certa competenza digitale e far maturare la “consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee”, come si legge anche nel quadro delle competenze europee per l’educazione permanente.
L’attività proseguirà per diverse settimane nell’arco delle quali i ragazzi avranno la possibilità di leggere ad alta voce i romanzi gialli e poi presentarli attraverso il gioco di finzione “Il commesso viaggiatore”. Assisteranno inoltre alla proiezione di sequenze di film tratti dai libri scelti e potranno infine essere in grado di scrivere il loro primo “giallo”.
Arriveranno così a risolvere il misterioso caso della Gramsci.