Alla Gramsci incontri……….. fiabeschi.
Gli alunni delle classi 1D e 1F smarriti tra orchi, draghi, folletti, streghe ed antichi cavalieri ritrovano la via del ritorno attraverso le parole.
Gli alunni delle classi 1D e 1F sono stati i protagonisti di uno straordinario viaggio nel mondo delle fiabe e a fornire gli strumenti per questa avventura ancora una volta è stato il progetto lettura d’istituto.
Attraverso laboratori di lettura ad alta voce, laboratori di scrittura creativa e laboratori grafico-pittorici gli alunni delle due classi guidati dalle professoresse Barbara e Cinzia Pedrazzi hanno conosciuto il genere della fiaba, da quella tradizionale a quella moderna, fino ad arrivare attraverso lavori individuali e cooperativi a diventare loro stessi autori.
La fiaba è un racconto della tradizione popolare, associata al rito di passaggio del bambino/adolescente al mondo dell’adulto.
Secondo il noto studioso di fiabe di tradizione russa, Vladimir Propp, uno dei maggiori esperti in materia, la fiaba è antichissima, risale addirittura alla preistoria, ed è ciò che resta, appunto, di questo rito di iniziazione che prevedeva una serie di prove che l’adolescente doveva superare per diventare adulto.
La sua narrazione sarebbe stata poi affidata agli anziani: le fiabe sono sopravvissute nella memoria collettiva di interi popoli, affidate alla tradizione orale, appunto, degli anziani.
Altra caratteristica della fiaba è che, a differenza di quanto si voglia credere, non è propriamente una narrazione per bambini; questo vale soprattutto per la fiaba popolare antica, nata – come abbiamo visto – con ben altri scopi.
Infatti a volte era una narrazione cruenta che metteva in luce, attraverso le varie fasi di passaggio che l’eroe protagonista doveva attraversare, un mondo ostile fatto di mostri e stregoni cattivi.
Probabilmente si è poi associata al mondo dell’infanzia anche perché il racconto era spesso affidato alle donne, occupate nell’accudimento dei bambini, che narravano durante le loro occupazioni quotidiane (per esempio, la filatura) o per riposarsi dal lavoro.
Gli strumenti utilizzati per conoscere ed approfondire questo genere sono stati molteplici. Riportiamo di seguito alcuni esempi:
LA FIABA NEL SACCHETTO.
Un sacchetto colorato, 72 fotografie adesive accuratamente selezionate, una matita, un libro con le pagine bianche.
Attraverso questo gioco i ragazzi sono liberi di esprimere le loro emozioni e di lasciare volare la loro fantasia, hanno la possibilità di scegliere tra le immagini selezionate per creare la propria storia, senza condizionamenti e senza interferenze da parte degli adulti.
L’alunno diventa autore della fiaba, sviluppa la capacità di raccontare e raccontarsi, di osservare e di creare disegnando e scrivendo.
STORY CUBES.
Si gioca a coppia (anche a casa con i propri congiunti). Ciascuna facciata di ogni dado di questo “magico cubo di storie ” rappresenta un elemento fiabesco.
Ad ogni tiro di dado si inventa un pezzetto di storia, a partire dall’immagine trovata sulla facciata. Compone l’incipit il primo che è di turno.
IL GIOCO DELL’OCA CON LE FUNZIONI DI PROPP.
Ogni casella manda avanti la narrazione, con funzioni e situazioni presentate su ciascuna casella. Nelle caselle speciali, invece, si possono immaginare, bonus, prove da superare, premi, aiutanti, mezzi magici o punizioni, tutti elementi che concorrono allo sviluppo della trama.
La storia si costruisce “strada facendo”.
REALIZZARE UNA MARIONETTA.
Si chiede di realizzare la marionetta del personaggio della fiaba preferito o del protagonista della fiaba letta, in gruppo.
Tra gli strumenti non potevano, infine, mancare il taccuino e il gioco del Commesso Viaggiatore.
Dopo aver sperimentato i vari giochi didattici gli alunni delle due classi si sono cimentati nella scrittura diventando loro stessi autori di fiabe singolari ambientate anche a scuola oppure fiabe con tematiche molto attuali quali la salvaguardia ambientale.
Ancora una volta i ragazzi sono stati capaci di farsi rapire dalla fantasia e dalla creatività mostrandoci la loro meravigliosa capacità di stupire!