Divertendosi con la storia a Palazzo Chigi ad Ariccia
Alla scoperta del Barocco: gli alunni delle seconde, sezione media, incontrano i “fantasmi” della famiglia Chigi.
Articolo scritto dal reporter del corso di giornalismo web Jacopo Lungarella
Tutte le classi seconde, sezione media, dell’Istituto Gramsci si sono recate, in visita d’istruzione, a Palazzo Chigi di Ariccia, nell’area dei Castelli Romani, per la visita della grandiosa villa progettata dal famosissimo architetto Gian Lorenzo Bernini, appartenente alla famiglia Chigi. Il palazzo è rimasto nei secoli un esempio unico di dimora barocca grazie all’ingegno del grande architetto Bernini e del suo giovane allievo Carlo Fontana.
Iniziato dai Savelli, signori di Ariccia, nella seconda metà del sedicesimo secolo, il Palazzo fu trasformato su commissione dei Chigi in una fastosa dimora barocca tra il 1664 e il 1672. Rimasto inalterato nel suo arredamento originario, come le consolle del Bernini, vanta anche un’importante collezione di dipinti, sculture risalenti prevalentemente al XVII secolo e provenienti anche da altre dimore di famiglia, tra cui lo stesso palazzo di Roma, oggi sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Non è stata una visita come le altre, infatti in ogni stanza che si visitava c’erano dei bravissimi attori (fantasmi dei personaggi storici che hanno vissuto in quel luogo) che illustravano la vita che si viveva in quell’epoca.
Gli alunni, divisi in gruppi, hanno visitato tutta la villa con l’aiuto delle guide che sono state molto chiare e coinvolgenti illustrando tutte le affascinanti stanze.
Gli attori hanno i accolto i ragazzi con delle animazioni interattive e hanno esposto tutta la storia del principe e della principessa a Palazzo.
Gli alunni si sono divertiti grazie all’ironia dei personaggi e soprattutto sono rimasti affascinati dalle immense opere d’arte presenti nel palazzo.
La visita si è svolta principalmente attraverso alcune sale del “Piano Nobile“: dalla “Sala da pranzo d’Estate“, con pareti rivestite da parati in cuoio verde e arancio provenienti dalla città di Cordova e decorati con rilievi e lamine d’oro e con decorazioni a tempera sul lato del loggione, alla “Sala da pranzo d’Inverno“, anch’essa rivestita da parati in cuoio e caratterizzata dai ritratti dei Borghese imparentati con i Chigi.
Inoltre, gli alunni hanno potuto visitare la “Camera Rosa”, che conserva vari ritratti della famiglia; la“Stanza delle Suore”, una stanza arredata con i ritratti delle monache di casa Chigi, quasi tutte figlie di Agostino Chigi e Maria Virginia Borghese; la “Stanza dell’Ariosto”, denominata così per le scene rappresentate che sono state tratte dall’Orlando Furioso; la “Sala Maestra”, fulcro del Palazzo; la “Stanza delle Belle”, che ospita la serie di ritratti raffiguranti bellezze romane; la “Sala del Trucco”, che prende il nome dal biliardo per il “gioco del Trucco”, una specie di bowling di moda nel Seicento;il “Salone Giallorosso”, così denominato dal colore dei damaschi; lo “Studio del Principe don Mario”, che conserva memorie, fotografie e stampe del tempo.
Dal Piano Nobile la guida ha condotto i ragazzi nel “Cucinone“, una grande cucina che si trova nell’ala est al piano terra, che è dominata dalla gigantesca cappa del camino e che conserva ancora molti arredi originari del Seicento, pentolame e posate in rame e stagno.
Alla fine del percorso alunni e docenti sono stati salutati dagli attori con un brano musicale dell’epoca, rendendo la visita un momento magico ed indimenticabile.