Ritorna alla Gramsci il Progetto Educhange in collaborazione con Aiesec
Due studenti stranieri ospiti per sei settimane col progetto Educhange.
L’esperienza dell’anno scorso aveva talmente entusiasmato gli animi di docenti e alunni, che, anche quest’anno, la Gramsci apre le porte al mondo accogliendo due studenti stranieri per sei settimane. Andrea, dalla Colombia e Naveen dallo Sri Lanka. Selezionati dall’organizzazione AIESEC Sapienza Roma.
Gli studenti di tutte le classi della scuola secondaria di primo grado sono partiti alla conoscenza degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. In particolare il numero 11 ‘’Città e comunità sostenibili’’ e il numero 16 ‘’Pace, giustizia e istituzioni forti’’.
La lingua di comunicazione è l’inglese, ma dato che una degli studenti è madrelingua spagnola e studia il francese si sono create tante opportunità anche per queste due lingue, in quanto comunque studiate dai nostri alunni.
La prima settimana è stata usata per l’ accoglienza e la conoscenza dei volontari e dei loro paesi di provenienza.
Siamo poi passati all’ introduzione generale dei Sustainable Development Goals contenuti nell’Agenda 2030 dell’O.N.U. La fantasia, l’interesse e la curiosità per le tante sfaccettature delle problematiche e dei temi affrontati, insieme all’impostazione CLIL, proposta con l’aiuto e la partecipazione degli ospiti stranieri, stanno creando l’alchimia giusta tra docenti, alunni e studenti ospiti a cui tutti aspiriamo. Lezioni frontali, presentazioni digitali, ricerche, laboratori esperienziali , manuali e culinari. Libere di esprimersi, tutte le classi, con docenti di discipline diverse, si stanno cimentando in giochi di riciclo creativo con i materiali e gli oggetti più svariati. Percorsi con esperimenti relativi allo spreco, proposte e soluzioni per evitarlo. Drammatizzazioni e canzoni che fanno riflettere sulle piccole azioni che ognuno di noi può compiere per migliorare la nostra città e il nostro stile di vita. La costruzione di plastici, di modelli in scala per proporre soluzioni nuove e alternative a ciò che sperimentiamo di solito, ad esempio il ciclo dell’acqua ponica. La smart city e le nuove sensibilità per uno sviluppo che vogliamo sempre sostenibile.
La creatività dà sempre frutti inaspettati.
Lapbook e cartelloni sul riciclo, giardini fioriti da tappi di bottiglie, villaggi ecologici, giochi da tavolo, tradizionali e digitali sui diritti umani e sugli obiettivi dell’Agenda 2030, giochi antichi con materiali nuovi. Il premio Nobel per la Pace ,Nadia Murad, ha ispirato la realizzazione di un video realizzato in inglese e spagnolo. Non basta, perché si possono trovare orti verticali realizzati con contenitori riciclati, mentre si incontrano i fantastici personaggi di Alice in Wonderland che prendono forma da vecchi giornali. C’è anche indagine e scoperta del territorio e delle sue abitudini. Nascono, così, le interviste ai proprietari e gestori di bar, ristoranti, pizzerie e supermercati. La domanda è semplice: dove finisce ciò che non viene consumato? Quanto sprechiamo? I ragazzi cominciano a farci caso e allora ecco un ricettario del riuso: piatti gustosi e creativi per evitare lo spreco. In alcune classi è partita una campagna “Plastic Free”: niente più bottiglie o contenitori usa e getta. Il motto è “Every little helps”. Il progetto è solo a metà. In programma tante cose. Vi anticipiamo che si concluderà con un festival “Aiesec Global Village”, dove tutti i lavori e le attività saranno presentati.
1E
- Loto leaves
- Banana leaves as doggy bags
- Reciclar
- UN Board game
- UN board game
- Il territorio Pontino
- Riciclo creativo
- Prodotti a KM zero
- Prodotti a Km zero
- Riciclo creativo
- Riciclo creativo
- Riciclo creativo
- I giardinieri della 1^E
- Hindu religion
- Global Goals 2030
- A nice selfie