Successo per la terza edizione del convegno: “Insieme contro il Cyberbullismo”
L’evento rientra nelle attività di contrasto al bullismo e cyberbullismo portate avanti dalla rete di scuole di Aprilia di cui l’Istituto Gramsci è tra i promotori.
Nel pomeriggio del 31 gennaio 2020 si è svolto, presso l’istituto superiore Rosselli, il convegno, organizzato con orgoglio dalla “Rete di scuole contro il Cyberbullismo” di cui l‘Istituto Gramsci è tra i promotori: “Insieme contro il Cyberbullismo”. Lo scopo del convegno è la sensibilizzazione delle famiglie e dei ragazzi in merito a questo tema delicato.
Sensibilizzare ed informare scuole, ragazzi e genitori riguardo la tematica del bullismo e del Cyberbullismo è la mission dei docenti delle scuole di Aprilia.
A portare i saluti dell’amministrazione comunale di Aprilia Elvis Martino, assessore all’istruzione e Francesca Barbaliscia, assessore ai servizi sociali. Presente anche Nicoletta De Rossi, presidente del Consiglio di Istituto Rosselli e Matteotti. A moderare l’evento la professoressa Marilena Ferraro e l’insegnante Benedetta Iacobellis.
In prima fila tra la stampa i reporter del nostro Istituto che hanno effettuato foto e video per il Tg Gramsci e per il Blog della scuola.
Diverse sono state le tematiche trattate dagli esperti del settore: dall’analisi del fenomeno della mental coach, dott.ssa Annalisa Ronchi; la centralità della famiglia nell’educazione dei giovani affrontato dal Dottor Gianfranco Pinos, mediatore penale e membro del Nucleo Operativo Permanente per la prevenzione del Bullismo di Latina, passando per le forme di contrasto con l’app, Youpol, promossa dall’assistente capo della polizia di Cisterna, Tiziano Di Sciullo. In ultimo gli aspetti legali affrontati dall’avvocato Dania Zattoni e quelli psicologici legati all’utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione, con le dottoresse Monica Sansoni, Garante dell’infanzia e adolescenza per la Provincia di Latina, ed Erika Vitali, psicologa e psicoterapeuta.
Nella parte centrale dell’evento un momento a cura dell’Istituto Gramsci, con letture tematiche tratte dal libro “Il Rifugio di Morgana”, scritto dalla professoressa Pina Farina interpretate dagli alunni Lavinia e Diamante della ID e Martina della IIIA guidati dalle prof.sse Ferraro e Tosi.
“Il fenomeno del cyber bullismo – ha commentato il dirigente dell’Istituto Rosselli, professor Ugo Vitti – è in continuo aumento a causa del crescente utilizzo di strumenti informatici. Crediamo fortemente nel ruolo che le istituzioni scolastiche svolgono per contrastare il fenomeno”.
Gli interventi dei relatori:
Il Dottor Pinos ha trattato del tema del bullismo indicando tre elementi che sono sempre presenti: il ragazzo, l’adulto e l’associazione, che può essere la scuola o anche l’associazione sportiva che frequenta il ragazzo. Il minore non ha potere contrattuale e il genitore non può concederglielo, poiché deve essere sempre la figura genitoriale ad avere la responsabilità del ragazzo e a farsi carico della sua educazione. Per questo motivo, ogni famiglia che non funziona diventa poi un problema della società dato che, in un contesto difficile, il ragazzo potrebbe sviluppare un comportamento come il bullismo.
Successivamente, ricollegandosi al discorso della responsabilità, la mental coach Annalisa Ronchi ha spiegato come nasce il fenomeno del bullismo. Quest’ultimo, non è altro che un desiderio di emergere presente in ognuno fin dalla nascita ma durante la crescita questo desiderio di far emergere i propri talenti, si trasforma in una forza di prevaricazione sugli altri che poi porta al bullismo e al Cyberbullismo. Devono quindi essere i genitori a far capire al proprio figlio quali sono i suoi valori e come può sfruttarli anche aiutando il prossimo.
Anche l’assistenza capo della polizia di Cisterna, Tiziano Di Sciullo, ha approfondito, in particolar modo, il Cyberbullismo. Ogni ragazzo passa all’incirca sette ore e mezza con il telefono e quella connessione che si crea, oltre ad essere oscura al mondo dei genitori, diventa anche molto pericolosa. Di Sciullo ha dunque incitato i genitori a controllare i propri figli e il loro telefono poiché è giusto che sappia no con chi hanno a che fare tutti i giorni. Non delegare agli strumenti tecnologici l’educazione. Oggi viviamo una mancanza di comunicazione tra genitori e figli. La polizia ha creato anche un app, Youpol, per comunicare con la polizia attraverso la geolocalizzazione e denunciare, anche in forma anonima atti di bullismo, cyberbullismo e spaccio.
Al centro del convegno la lettura di alcuni brani del libro scritto dalla professoressa Pina Farina dal titolo “Il Rifugio di Morgana”, i brani sono stati letti dagli alunni Lavinia e Diamante della ID e Martina della IIIA guidati dalle prof.esse Ferraro e Tosi.
L’avvocato Dania Zattoni ha analizzato quello che succede al livello legale a seguito di una denuncia di atti di bullismo. I ragazzi minori di 14 anni non sono imputabili ma possono comunque essere sottoposti a misure restrittive e i genitori sono i diretti responsabili dei comportamenti del ragazzo. La vittima, infatti, può chiedere un rimborso economico proprio ai genitori del “bullo” e a tutti coloro che lo hanno appoggiato anche indirettamente.
In seguito, la dottoressa Monica Sansoni e la dottoressa Erika Vitali, hanno analizzato un aspetto prettamente psicologico dei ragazzi che sono ossessionati dall’uso del cellulare. Questo, infatti, se tolto può portare il ragazzo ad avere anche attacchi di rabbia e di violenza, ma non solo: è presente anche l’aggravante dei videogiochi che rendono le partite sempre più reali, con suoni ed immagini a forte impatto. Profilo social falso tra 9 e 14 anni i genitori devono attivare modalità di protezione. Doxxing e violenza online: violenza con parole, offese, minacce per denigrare, filmati e fotografia. Diffamazione pubblica: hate speech. Maltrattamento informatico: si filmano offese, percosse, ingiurie e si mettono in rete: cyberbashing. Un consiglio: cercare di captare messaggi dei ragazzi, monitorare e attivare la privacy.
Articolo scritto in collaborazione con i reporter del corso di Giornalismo web, foto e video interamente a loro cura.
Nel Tg Gramsci di Gennaio parti del convegno: