I bambini dell’Arcobaleno: piccoli cittadini d’Europa
I bambini dell’Arcobaleno creano il “Grande Libro” degli stati europei
In occasione della Giornata Europea della Scuola, coincidente con la celebrazione della festa dell’Europa del 9 maggio, gli alunni della scuola dell’Infanzia “Arcobaleno” hanno partecipato al concorso promosso dal Gruppo AEDE di Aprilia in collaborazione con quello nazionale.
Sviluppare il senso di appartenenza all’Europa e far conoscere e far cogliere agli alunni gli obiettivi fondamentali dell’attività dell’Europa unita, sono tra le finalità educative della bellissima iniziativa cui, nonostante le già numerose attività curricolari e progettuali in atto, abbiamo deciso di aderire.
Il concorso si snodava attraverso la trattazione di due tematiche tra cui scegliere, il cui sviluppo richiedeva la realizzazione di un elaborato figurativo con tecniche scelte dagli alunni e dagli insegnanti. Ci abbiamo riflettuto un po’ e, scansata la preoccupazione iniziale dovuta all’incombente approssimarsi della scadenza, abbiamo iniziato ad ideare e progettare una vera e propria unità didattica, che sarebbe culminata con la realizzazione di un manufatto artistico.
Abbiamo pensato a qualcosa che potesse racchiudere e “raccontare” con immagini, colori e simboli, che fossero efficaci ed allo stesso tempo espressivi ed artistici, le caratteristiche e le peculiarità di alcuni stati della comunità europea. Così abbiamo deciso che un grande libro degli stati d’Europa, da “sfogliare” magari a quattro mani, quelle dei bambini, sarebbe stata la nostra piccola opera d’arte con cui concorrere.
La fantasia e la creatività sono gli elementi che sottendono ad ogni nostra attività, oltre alla grande valenza del lavoro di gruppo e non solo in seno alla classe ma anche e soprattutto tra bambini di diverse sezioni. Infatti, il senso dell’appartenenza ad un gruppo, obiettivo principe dell’azione educativa e didattica, inizia proprio nel micro, a scuola, per poi estendersi nel macro..
Ed è con questa struttura che si è delineato il lavoro plenario. Infatti, a gruppi di tre, le sezioni si sono “unite” per rappresentare, con modalità, stili e tecniche espressive ogni volta diverse, la nazione scelta per comporre in seguito, tutti insieme, la nostra opera. La prima tappa è iniziata presso l’aula multimediale, nella quale gli alunni sono stati avvicinati, attraverso le immagini ed alcuni video, alle caratteristiche dei paesi europei prescelti: tradizioni popolari, lingua, usanze, patrimonio artistico e paesaggistico, personaggi, inventori e scienziati, tradizione musicale, pietanze tipiche, oltre che far osservare e cogliere le caratteristiche geografiche.
Così, su grandi cartelloni che in seguito sarebbero divenute le pagine del Grande Libro, sono stati rappresentati dai bambini, sotto la guida degli insegnanti, alcuni tra gli stati europei, utilizzando svariati mezzi espressivi e tecniche pittoriche. Immagini disegnate dai bambini stessi , arricchite di particolari, a volte colorate e ritagliate a mo’ di figurine, a volte realizzate come elementi 3D a mo’ di applicazioni, accompagnate da didascalie. Su grandi sfondi dipinti con tempere ed acquerelli, o colorati con gessetti.
Insomma, un tripudio di colori ed immagini da scorrere e con cui nutrire gli occhi..
E per racchiudere e presentare al pubblico giudicante questa fucina di creatività, abbiamo meditato sulla realizzazione della copertina, parte altrettanto importante di un libro, del nostro Libro..
Riflettendo sull’obiettivo del concorso, pian piano è affiorata l’idea e l’immagine ad essa legata ed estesa anche oltre.. Un fondo blu notte, increspato e cosparso di stelle; il nostro pianeta, la Terra, emergente ed orgogliosa; su di essa il volto di un bambino, stilizzato e privo di fattezze, perché rappresentasse ogni bambino; una corona di stelle attorno alla testa, a rappresentare gli stati europei.
Poi, pensando al sentimento, inteso come il “sentire”, che dovrebbe accomunare tutti gli uomini, e farci percepire l’uno parte dell’altro, ci è tornato alla mente uno fra i primi autori latini ad introdurre il concetto di humanitas : Publio Terenzio Afro. A quell’epoca, verso il 166 a.c., si realizza una necessità di ampliamento della dimensione spirituale romana tramite la cultura greca, aprendola ai valori di altre civiltà. Così lo spirito romano si fonde con la filosofia ellenica..
Infatti Terenzio, commediografo romano, si adattò ed ispirò molto alla commedia greca, seguendo in particolare i modelli della Commedia Nuova ( νέα κωμῳδία, nèa comodìa). Ed è stata proprio una sua celebre frase, tratta dalla sua opera Heautontimorùmenos, (Ἑαυτὸντιμωρούμενος ) ad ispirarci per il completamento della copertina del nostro Grande Libro degli stati europei. Eccola nella sua suggestiva e melodiosa versione latina: “Homo sum, humani nihil a me alienum puto”. Sono un uomo e nulla che sia umano mi è estraneo..
E’ bellissima, l’etimologia della parola “uomo”. Le sue lettere tradiscono la sua origine: “homo”, che a sua volta deriva da “humus”, e significa “terra”..
Questo concorso l’abbiamo vinto, forse per l’impegno o per l’originalità, o per la miscellanea di tecniche utilizzate o magari, semplicemente, perché la nostra opera è bella. Eccoci allora a ritirare il nostro premio. I nostri alunni, i bambini, piccoli cittadini d’Europa, sono stati premiati presso l’Aula Magna dell’I.C. “Menotti Garibaldi”, dagli organizzatori dell’Ass. “Aede” di Aprilia, alla presenza dell’assessore alla cultura Francesca Barbaliscia.