Stop alla violenza contro le donne.
Grande partecipazione degli alunni dell’Istituto “A. Gramsci” alla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Il 25 novembre il nostro Istituto ha aderito con grande partecipazione alla Giornata internazionale della violenza contro le donne attraverso approfondimenti e attività laboratoriali volte a sensibilizzare la comunità scolastica e l’opinione pubblica sul grave problema della violenza di genere.
Con la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha istituito, per il 25 novembre di ogni anno, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, invitando i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG ad organizzare, in quella data, attività volte a riflettere sul tema.
La nostra scuola, come ogni anno, ha dedicato grande attenzione a questo argomento e nel rispetto delle disposizioni volte al contenimento e al contrasto del Covid-19, nella settimana dal 23 al 27 novembre ha svolto diversi approfondimenti.
Le classi 3D e 3F sin dai primi giorni di scuola hanno dedicato a questo argomento molta attenzione: ad offrire gli strumenti giusti è stato anche in questa circostanza il progetto lettura.
Le due classi, infatti, hanno letto ad alta voce il libro di Lucia Annibali dal titolo Io ci sono, la mia storia di non amore. Dopo la lettura i ragazzi hanno partecipato alla visione del film.
Lucia Annibali nasce a Urbino il 18 settembre del 1977. Dopo essersi trasferita nella vicina Pesaro e aver completato gli studi in Giurisprudenza, ottiene l’abilitazione e inizia la carriera di avvocato nello studio del padre. La vita dell’avvocatessa viene però sconvolta la sera del 6 aprile 2013 da un terribile fatto di cronaca. Un uomo incappucciato la aspetta al momento del rientro nella sua abitazione a Pesaro, gettandole poi sul volto dell’acido solforico. Le condizioni della Annibali appaiono subito gravi.
Viene ricoverata all’ospedale di Parma dove la donna subisce ben 17 interventi chirurgici anche per evitare la perdita della vista e problemi respiratori. I sospetti si concentrano subito sull’ex fidanzato Luca Varani, un collega avvocato che la donna aveva lasciato due anni prima. Da allora l’uomo aveva a lungo perseguitato la Annibali non rassegnandosi alla fine della loro storia.
Le indagini portano a scoprire che l’ex fidanzato aveva pagato 30.000 euro due ragazzi albanesi per gettare dell’acido sul volto dell’avvocatessa. Dopo i vari gradi di giudizio, Varani è stato condannato a 20 anni di carcere mentre ai due esecutori materiali è stata inflitta una pena di 12 anni ciascuno. Fin da subito Lucia Annibali è diventata uno dei simboli della lotta alle violenze perpetrate nei confronti delle donne. L’8 marzo del 2014 l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano le conferisce la nomina di Cavaliere al merito della Repubblica.
Il racconto di Lucia Annibali ha scosso la sensibilità dei ragazzi e stimolato una serie di riflessioni su questo drammatico problema.
Le classi 3D e 3F hanno approfondito, inoltre, il tema della violenza contro le donne durante il lockdown appurando che questo periodo ha visto triplicare i femminicidi con un caso ogni due giorni.
A conclusione di questo articolato percorso le due classi sono state impegnate in un laboratorio creativo che ha prodotto: cartoline postali, mail art, libri pop-up, lapbook, slogan, poesie e caviardage.
Durante la lezione sono state poi lette alcune poesie, lettere o pagine presenti nel libro Lunario dei giorni d’amore, 365 giorni di letture e di passione a cura di Guido Davico Bonino.
I ragazzi hanno appreso in questo modo come l’amore e la donna abbiano ispirato in tutti i tempi gli scrittori più conosciuti, da Catullo a Montale, da Saffo ad Omero, da Esiodo a Michelangelo.
La nostra speranza è proprio questa che in futuro le donne siano solo fonte di ispirazione per tutte le arti.
Gli alunni delle classi 1A, 2D e 3H hanno letto alcune poesie sulla donna, dalla donna angelo dantesca alla donna di Alda Merini passando per Giacomo Leopardi e Shakespeare riflettendo soprattutto sul valore della figura femminile nella storia per giungere ai terribili atti di violenza di cui le cronache oggi sono piene. Dopo le prime riflessioni i ragazzi hanno iniziato a scrivere poesie e a realizzare manifesti per raccontare il dolore della donna maltrattata e valorizzarne la forza e il valore.
Qui di seguito il video della lettura in classe e alcuni lavori realizzati:

Foto, testo e grafica di Beatrice Cosmi classe IA
La classe 2C, colpita dall’argomento, ha ideato un piccolo video in cui l’alunno, Franzese Antonio, legge una breve poesia scritta da lui sulla violenza contro le donne. Tutti gli alunni hanno mostrato il proprio viso con un segno rosso sulla guancia, da qualche anno simbolo della giornata internazionale contro la violenza sulle donne e, alla fine, hanno gridato all’unanimità “NO ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE!!!”.
La classe 3G, sensibile al tema della violenza contro le donne, ha realizzato un video in cui le ragazze, stringendo fra le mani l’immagine di una donna picchiata stampata da ognuna di loro, esclamano in varie lingue (giapponese, tedesco, francese, spagnolo) “IO SONO e il nome della donna”. Anche in 3G le alunne hanno mostrato il proprio viso con un segno rosso sulla guancia. Il video termina con l’alunno Simeoni Gianluca, circondato dagli altri compagni, che afferma di non picchiare le donne ma di donare loro una rosa, mostrata dall’alunno Yazidi Hassen.
Anche gli alunni di 3B hanno affrontato il tema della violenza sulle donne. Essi hanno potuto analizzare e riflettere su tale argomento, insieme all’insegnante di approfondimento, leggendo alcuni articoli di giornale e visualizzando foto e video in cui si evince che la violenza contro le donne rappresenta un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani. In seguito ognuno di essi ha realizzato una presentazione Google, partendo dall’analisi in generale dell’argomento (con statistiche o articoli, frasi significative o foto) e soffermandosi poi su un caso che li ha particolarmente colpiti, sottolineandone la gravità e mettendo in evidenza il loro pensiero circa la violenza perpetrata nei confronti delle donne. Anch’essi, a testimoniare la loro sensibilità riguardo al tema della violenza sulle donne, hanno disegnato un segno rosso sulla guancia.
Ecco le diapositive iniziali delle presentazioni svolte dagli alunni di 3 B
Gli alunni di 2^B, invece, hanno affrontato l’argomento partendo dalla visione di un video, che parlava di una donna maltrattata fisicamente e psicologicamente dal fidanzato o dal marito. In seguito è scaturito un dibattito ed un lavoro, creato con Google slides, fatto di riflessioni e di disegni creati dagli alunni stessi, in cui si evince tutto il loro disappunto.
Ecco il lavoro creato dalla classe
Gli alunni delle classi 1F, 2F e 3C hanno iniziato la loro discussione sul problema della violenza contro le donne, dopo aver visto con molta partecipazione un breve dialogo televisivo dei due attori italiani Paola Cortellesi e Claudio Santamaria.
Gli attori, con un linguaggio semplice quindi vicino a quello dei ragazzi, hanno recitato una scena, purtroppo di vita reale, nella quale la donna passando prima attraverso una forma di violenza psicologica, è arrivata ad una vera violenza fisica all’interno delle mura domestiche.
Gli alunni sono rimasti profondamente colpiti da alcune parole del dialogo come “non è colpa mia” “tu non vali niente” “tu sei solo mia” e hanno elaborato dei lavori grafici e digitali nei quali la parola viene messa in primo piano, la parola che ferisce ma anche quella che riesce a salvare.