Handy Hand all’Istituto “A. Gramsci”
Articolo, foto e video realizzati dai ragazzi del laboratorio di Giornalismo web
La mano robotica e la stampante 3D conquistano alunni e insegnanti. Oggi alla scuola media Antonio Gramsci, le classi terze si sono recate in aula Magna per conoscere Gabriele Caiazzo, l’inventore della mano robotica. All’incontro di oggi erano presenti, oltre al dirigente, prof.ssa Maria Nostro, anche l’Assessore alla pubblica istruzione, Francesca Barbaliscia e alcune ex professoresse di Gabriele ex alunno dell’Istituto “Gramsci”.
Gabriele Caiazzo ha solamente 19 anni e ha cominciato quest’anno l’università.
Gabriele è venuto alla Gramsci proprio per parlare della sua invenzione di cui va molto fiero: la mano robotica chiamata Handy Hand.
Il giovane inventore racconta che è cominciato tutto per sostenere l’esame di maturità all’Istituto Tecnico Carlo e Nello Rosselli, infatti i suoi insegnati avevano chiesto alla classe di non portare una tesina, bensì un progetto costruito da loro, che poi avrebbero dovuto esporre e spiegarne il funzionamento. Gabriele cominciò da lì a costruire la sua mano robotica e finito l’esame decise di portare avanti questo progetto e di perfezionarlo. La mano è stata anche presentata all’Expo e Gabriele ha vinto un Awards.
Ha modificato molte cose nel suo progetto perché le sue intenzioni erano e sono tutt’ora quelle di aiutare la gente con delle difficoltà motorie o con malattie agli arti del corpo. Gabriele spiega che la mano robotica non è difficile da usare. Praticamente c’è un guanto che attraverso dei segnali che, a seconda dei nostri movimenti, fa muovere la mano. Sia insegnanti che alunni sono rimasti meravigliati da questa invenzione. Ma Gabriele non smette di stupire…e spiega la stampante 3D!
Come tutte le stampanti ovviamente stampa, ma in 3D. Gabriele dice che lui stesso ne possiede una a casa. Si diverte molto ad usarla, infatti ha portato alcuni oggetti stampati da lui. Dice che di solito la usa per stampare oggetti di plastica che, a seconda del layer, ovvero dello spessore, hanno un tempo di stampa diverso, ma ovviamente non c’è un limite di ore. Infine aggiunge che la stampante può essere usata su altri materiali, anche organici, cioè di esseri viventi.
Per concludere, Gabriele ha lasciato un consiglio agli alunni: “Oltre allo studio della lingua inglese portate avanti le vostre passioni e i vostri sogni, sempre!”.
Articolo di Chiara Ruocco (reporter laboratorio giornalismo web) – Foto e video di Davide Serafini (reporter laboratorio giornalismo web)