L’ora del codice a Marconi conquista e coinvolge più classi
In occasione dell’ora del codice prevista dal 4 dicembre al 10 dicembre, gli alunni del Plesso Marconi guidati dalle loro docenti hanno realizzato delle attività di coding.
Le attività, condotte dai docenti di classe durante il normale svolgimento delle lezioni, sono state effettuate sia in modalità unplugged, ovvero senza l’ausilio di dispositivi elettronici con risorse gratuite disponibili in rete, che attraverso la LIM e/o i computer e alcuni strumenti di robotica educativa.
Curiosità, entusiasmo, stupore, scoperta, emozione, sono stati gli ingredienti che hanno caratterizzato e reso speciali i laboratorio sperimentali di “Coding”.
Il termine “coding” indica l’uso di strumenti e metodi di programmazione per favorire lo sviluppo del pensiero computazionale, vale a dire della capacità di individuare un procedimento costruttivo, fatto di passi semplici, ma che ci conduce alla soluzione di un problema complesso. Le attività che si possono realizzare nella scuola di base allenano al problem solving, contribuiscono a rafforzare l’orientamento spaziale, stimolano la creatività.
Il coding alla scuola di base non è materia di studio ma metodo che puo’ essere applicato in ogni ambito disciplinare.
Protagonisti principali di questo laboratorio sono stati i bambini che, in situazioni di grande/ piccolo gruppo o in coppia, hanno appreso per scoperta procedendo per tentativi ed errori, sperimentato, progettato, costruito, condiviso con gli altri le proprie idee/conquiste,
In particolare, gli alunni delle classi prime C e D, fin dal loro ingresso alla scuola primaria, hanno familiarizzato con l’Ape Bee-Bot, un piccolo robot da pavimento. Tramite comandi direzionali davano istruzioni al piccolo robot in modo da muoversi sul reticolo seguendo il percorso programmato.
Successivamente hanno partecipato all’Ora del Codice procedendo con la registrazione della propria classe al sito Code.org.
Hanno superato i 20 livelli del corso “Il labirinto classico” ottenendo così l’attestato. L’attività mirava allo sviluppo del pensiero computazionale in modo innovativo e creativo.
I bambini dovevano orientarsi nello spazio, trovare soluzioni efficaci a problemi e intuire il percorso più veloce e sicuro per poi tradurlo in una serie di istruzioni da programmare tramite blocchi-comandi: gira a destra, gira a sinistra, gira a… altrimenti …, ripeti fino a …
Gli alunni delle classi seconde e quarte si sono cimentati con la Pixel Art su carta quadrettata per realizzare gli addobbi delle aule e dei corridoi, partendo da un codice e seguendo le indicazioni di un algoritmo preciso ed efficace per arrivare ad un risultato fino a sbizzarrirsi ad inventare “codici” originali per realizzare nuovi disegni.