Giovani reporter e le Fake News
Il corso di giornalismo web, quest’anno, affronta un argomento delicato e d’attualità: le Fake News. I giovani reporter sono al lavoro per diventare detective anti Bufale.
Anche quest’anno è partito a pieno ritmo il corso di giornalismo web dell’Istituto “A. Gramsci”. Da due mesi i giovani reporter web sono alle prese con argomenti di estrema attualità come le Fake News e le bufale online. Ogni anno la prof.ssa Marilena Ferraro, che coordina e svolge il corso nella scuola ormai da tre anni, sceglie un argomento da far trattare ai giovani reporter durante la loro attività giornalistica; quest’anno il filo conduttore del corso è il tema delle Fake News e delle bufale online.
Velocità di produzione e diffusione di news, moltiplicazione delle fonti, mutamento del senso di fiducia rispetto al sistema dell’editoria hanno sviluppato una realtà in cui è difficile per l’utente ristabilire una gerarchia di attendibilità anche perché l’utente stesso è parte del sistema di propagazione.
L’unica risposta possibile alle Fake News è in tal senso l’educazione e lo sviluppo di un dibattito che sappia produrre consapevolezza più che paure.
L’Istituto “Gramsci” sempre molto attento alla crescita della consapevolezza critica dei suoi alunni in ambito digitale vuole formare i suoi reporter per farli diventare dei veri e propri detective anti Bufale.
Il Miur, attraverso il suo progetto Generazioni Connesse, ha anche avviato un percorso di formazione per i giovani studenti proprio rivolto alla consapevolezza e al riconoscimento delle fake news che porterà alla stesura di un decalogo contro le Bufale.
I reporter del corso di giornalismo web stanno lavorando e scrivendo numerosi articoli proprio sulla differenza tra Fake News e Bufale spesso, erroneamente, usati come sinonimi.
Qui di seguito riportiamo l’articolo di Martina Pignatiello reporter web
Fake news e bufale sono la stessa cosa?
Molti di noi sbagliando utilizzano la parola bufala al posto di fake news, ma sono la stessa cosa? Tanti si pongono questa domanda anche se in realtà è sbagliato perché sono termini totalmente diversi. Le bufale sono scritte fondamentalmente per dare notizie false in un breve lasso di tempo dato che sono facilmente screditate visto il fatto che non sono scritte bene quindi non sono reali. Oggi proprio i social sono uno dei maggiori mezzi di diffusione delle bufale visto che tutti i giorni miliardi di persone accedono nei network senza pensare a quello che leggono. Il maggiore fatto che lega le bufale ai social è che le bufale stesse sono caratterizzate dalla noncuranza con cui sono scritte. Le fake news sono, invece, scritte in modo specifico con l’ aiuto di professionisti, senza l’ uso di troppe esagerazioni o di cose non credibili, sono infatti scritte, come si dice, a regola d’ arte. Proprio per questo nelle fake news il giornalista non è l’unico colpevole del fatto, bensì lo sono tutte le persone che hanno collaborato o erano a conoscenza del fatto senza averlo denunciato. Questi due tipi di false notizie, inoltre, possono anche provocare problemi tra la gente visto che provocano strane credenze e conflitti per qualcosa che in realtà non è vero. Poi ovviamente ci sono anche i giornalisti che scrivono queste cose involontariamente quindi, sempre a seguito della lettura di notizie non vere e vengono detti misinformati. Per evitare di cadere nel tranello quindi bisogna sempre controllare da dove proviene l’ articolo, e quindi la fonte primaria, e soprattutto chi lo scrive per capire se la notizia è affidabile o no.