I Nonni raccontano i giochi di una volta
I nonni degli alunni del plesso Arcobaleno raccontano i giochi del cortile
Si è svolto nella scuola dell’infanzia Arcobaleno il laboratorio “Scoprire i giochi del cortile:I nonni raccontano”, parte integrante del progetto “Eart-day” Terra amica. Una prima fase di questa attività ha visto protagonisti i nonni. Si è scelto di utilizzare una didattica fatta di racconti, dimostrazioni e giochi eseguiti insieme ai bambini.
Fondamentale è il ruolo dei nonni nella società odierna, ove rappresentano una risorsa importante, non solo per il patrimonio di esperienza e saggezza che portano con sé, ma anche per essere un punto di riferimento ed un aiuto concreto per le famiglie. I nonni sono essenziali per i bambini, soprattutto alla scuola dell’infanzia, ove è frequente vederli accompagnare e tornare a prendere i bambini.
E’ stata davvero una bella emozione vederli protagonisti di una lezione aperta nella quale i bambini hanno dimostrato interesse e complicità. I giochi proposti sono stati molteplici: “la bella lavanderina”, “nascondino”, “la campana”, “Il telefono senza fili”, “ mosca cieca”, “un, due ,tre stella!”, spesso accompagnati da cantilene e filastrocche. La maggior parte di questi giochi vanta secoli di vita, sono un vero e proprio patrimonio culturale che costituisce l’identità di un popolo e di una comunità. Il recupero dei giochi tradizionali rappresenta la riscoperta della propria storia, delle proprie origini e del senso di appartenenza.
Viviamo in una società digitalizzata dove i bambini anche molto piccoli sono immersi nel mondo di quei giochi tecnologici che, pur sviluppando la logica e le abilità mnemoniche, allontano dal gusto di costruire, creare e socializzare. Bambini ipertecnologici che ignorano giochi che per i loro genitori ed i loro nonni sono stati gli amici inseparabili di tutta l’infanzia. Giochi che si svolgevano prevalentemente in spazi aggreganti, cortili, strade o nelle piazze e richiedevano velocità, destrezza e tanta creatività ma soprattutto favorivano la socializzazione.
Quest’esperienza è stata molto entusiasmante per piccoli e grandi e citando una frase del pedagogista statunitense G. Stanley Hall “Le persone che smettono di giocare perchè invecchiano, invecchiano perchè smettono di giocare”. Possiamo concludere dicendo che di sicuro continueremo a giocare…
- bty
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