Attenti a quei due…libri
Libro cartaceo verso libro elettronico (eBook).
La comparsa dell’eBook sul mercato ha suscitato reazioni contrastanti da parte dei lettori: se da un lato il nuovo formato è stato salutato con entusiasmo, dall’altro ha riscontrato perplessità e resistenze da parte dei lettori più “tradizionali”, abituati a un prodotto editoriale che richiede tempi di fruizione dilatati proprio per l’importanza formativa e informativa che esso riveste.
Fermiamoci a riflettere: l’abitudine al libro cartaceo ha fatto sì che la tecnologia in esso presente sia stata talmente interiorizzata dall’uso ormai millenario, da farci considerare il libro tradizionale un prodotto… naturale. Ma così non è: la realizzazione di un libro cartaceo richiede – oltre alle normali competenze dell’autore – un lavoro editoriale complesso e articolato: dalla progettazione della pagina al layout grafico, dalla scelta dei font per il testo alla realizzazione della copertina, dalla rilegatura in “sedicesimi” al tipo e peso della carta… E’ chiaro che tutto questo noi non lo percepiamo più come prodotto tecnologico, ma come un qualcosa di naturale.
Quale dei due?
A questo punto, le domande più ricorrenti: “Riuscirà l’eBook a sostituirsi al libro tradizionale?” o “Quale sarà il destino del libro cartaceo”?
Domande interessanti ma, ad oggi, senza risposta. Forse allora sarebbe meglio impostare il problema in questi termini:
- quali funzioni riconoscere al libro tradizionale?
- quali funzioni attribuire al libro elettronico?
E quindi, di conseguenza:
- su quale modello editoriale può meglio costruirsi un libro cartaceo?
- su quale, invece, andrebbe progettato un eBook?
Se questa prospettiva di partenza può essere condivisa, allora si potrebbe pensare alla coesistenza dei due diversi formati di libri (cartaceo e digitale), ad ognuno dei quali andranno tuttavia attribuite e riconosciute funzioni specifiche.
Dal mio punto di vista, l’eBook non può limitarsi a replicare in digitale il libro cartaceo. Senz’altro più economico, risulterebbe più scomodo da leggere. E comunque si tratterebbe di una operazione molto riduttiva. L’eBook, invece, oltre ad ereditare il format generale del libro cartaceo (è pur sempre un “book”), dovrebbe arricchirsi con ciò che è richiesto dalla “E”: espansioni in rete, risorse digitali, possibilità interattive, personalizzazione nella lettura.
E nella didattica?
Gli eBook si stanno diffondendo anche in ambito didattico. Ma anche qui, con scarso successo proprio perché rappresentano una replica del testo cartaceo, con pochissime possibilità in più. Sarebbe auspicabile definire una linea editoriale nuova, che possa prevedere:
- libro di carta: percorso autoconsistente di primo livello; concetti essenziali, espressi con estrema chiarezza (anche a livello grafico);
- ebook: in formato epub 3, con risorse multimediali audio e video; estensioni in rete; interattività; possibilità di percorsi personalizzati (consolidamento/potenziamento).
E per costruire un eBook? Lo vedremo nel prossimo articolo…