Kandinsky all’Arcobaleno
Continuano i laboratori creativi alla scuola dell’infanzia Arcobaleno.
Nuovo appuntamento con l’arte per i bambini della scuola dell’infanzia Arcobaleno. Questa volta i più piccoli hanno avuto la possibilità di conoscere un artista originale Wassily Kandinsky.
Il punto di partenza anche questa volta è stato la lettura di un testo molto interessante “Il signor Kandinsky era un pittore” di Daan Remmerts de Vries ed edito dalla casa editrice Felici Editore Junior.
Daan Remmerts De Vries è un autore olandese di libri per bambini. Ha iniziato l’attività quasi per caso nel 1990 e da allora ha scritto e illustrato oltre 40 libri, per i quali ha ricevuto vari riconoscimenti, fra cui il Golden Slate Pen nel 2003 e nel 2010. Le sue tavole, realizzate generalmente con collage di materiali vari, pezzetti di carta e legno, decorati ad acquarello e incollati su carta, illustrano in modo creativo e fantasioso le sue storie. Le tavole originali (oltre 70 pezzi) di vari suoi libri sono apprezzate da adulti e piccini.
Il libro Meneer Kandinsky was een schilder racconta il percorso artistico di Wassily Kandinsky, accompagnato da un testo semplice e immediato.
Questa pubblicazione è stata realizzata con la collaborazione della Fondazione Palazzo Blu e la libreria Blu Book con l’obiettivo di favorire i primi passi alla scoperta di un mondo artistico da leggere e vedere fin da piccoli, grazie alla magia dell’incontro tra linguaggio visivo delle opere d’autore e quello narrativo delle storie che le hanno fatte vivere sulle tele. Le storie inoltre avvicinano il giovane lettore anche ad una narrazione in lingua inglese offrendosi come occasione per allargare gli orizzonti linguistici.
I bambini sono stati affascinati dal racconto scoprendo con piacere che al piccolo Wassily piaceva cavalcare e che amava molto le avventure dei cavalieri medievali.
Da grande scriverà” Il cavallo trascina l’artista con forza e velocità, ma il cavaliere guida il cavallo. Il talento trascina l’artista, ma l’artista conduce il suo talento”. In questo modo abbiamo spiegato ai nostri alunni che Kandinsky cavalcando coraggiosamente verso l’orizzonte, senza voltare lo sguardo al passato abbandona la pittura di un soggetto vero e proprio e si fa portare sulla strada dell’astrattismo.
Il mondo interiore dell’artista sostituisce nel quadro la figura, il paesaggio, la storia…Kandinsky diceva che creare un quadro era creare un mondo.
“In un quadro sta misteriosamente racchiusa tutta una vita…..con molti tormenti e dubbi e ore d’entusiasmo e di luce”.
Dopo aver viaggiato alla scoperta delle sue opere più famose, abbiamo iniziato il nostro lavoro con i bambini, in cui arte e gioco hanno ricoperto il ruolo di protagonisti.
Questa volta un valido strumento ci è stato fornito dalla lettura della rivista Dada di Artebambini che ha dedicato un intero percorso alla figura di Kandinsky.
I bambini hanno preso una scatola di scarpe e l’hanno colorata di nero sia all’interno che all’esterno. Sul coperchio, anch’esso dipinto, è stata ritagliata una finestra che permette di guardare all’interno attraverso un foglio acetato trasparente. I bambini si sono poi divertiti a ritagliare su cartoncini colorati le figure geometriche differenziate per forma e colore. Poi hanno inserito nella scatola le figure ed è iniziato il gioco. Hanno iniziato a muovere le scatole in modo che le figure cambiassero posizione continuamente. Ed ogni volta, quasi per magia, appariva un quadro diverso.
Kandinsky ha dato vita ad un linguaggio nuovo, un codice diverso dove musica e immagine si fondono per realizzare un pentagramma di colori.
Kandinsky nasce artisticamente come musicista e la musica sarà sempre parte della sua arte che egli considera una composizione musicale. Per lui il movimento del colore è una vibrazione che tocca le corde dell’interiorità.
Nel secondo momento del laboratorio abbiamo provato a mettere insieme forme e colori come si mettono insieme le note musicali e con un cartone e dei fili di ferro abbiamo creato un pentagramma sul quale i bambini hanno posizionato le figure precedentemente ritagliate che sono diventate le note di una “musica dipinta”.
Per finire abbiamo inviato i bambini ad entrare direttamente nei quadri di Kandinsky.
“Per anni” dice il pittore “ho cercato di ottenere che gli spettatori passeggiassero nei miei quadri”. Portare i bambini all’interno di un quadro è stata una forte emozione.
Prima di tutto le insegnanti hanno preparato i materiali ( palloni, cannucce, cerchi, tubi, figure ritagliate), poi hanno disposto a terra un lenzuolo o un rotolo di carta che è stato utilizzato come un grande “quadro”. I bambini sono entrati fisicamente nel quadro per disporre gli oggetti. Il semplice gioco compositivo si trasforma in ascolto delle proprie emozioni.
I bambini conoscono un linguaggio nuovo un codice diverso con cui comunicare, interagire e rappresentare se stessi.
E’ stata un’esperienza coinvolgente e trascinante. Musica, forme, colori e movimento si sono fusi mostrando la vitalità dell’arte nell’entusiasmo dei bambini.
Di seguito alcuni momenti del laboratorio.