GIOCHIAMO CON VAN GOGH
Alla scuola dell’infanzia al via il laboratorio creativo giochiamo con Van Gogh.
Giochiamo con Van Gogh è il titolo del laboratorio creativo organizzato dalle insegnanti della scuola dell’infanzia Arcobaleno.
Il laboratorio fa parte di un percorso iniziato a settembre all’interno del progetto di lettura che si intitola “Libri in arte”.
I primi incontri, seguendo le indicazioni di Bruno Munari, sono stati importanti perché hanno permesso ai bambini di prendere dimestichezza con gli strumenti e le tecniche della comunicazione visiva. Gli alunni hanno esplorato il mondo attraverso i sensi, hanno costruito alberi giganteschi che poi hanno distrutto, hanno giocato con i colori producendo stampi con le verdure.
Acquisendo così gli strumenti necessari per poter tentare un primo incontro con i pittori e le loro opere.
Presentare i grandi artisti (quali Van Gogh, Pollock, Duchamp e Fontana) e il loro modo di fare arte può permettere ai bambini di realizzare, in modo facile e divertente, le proprie creazioni e offre conoscenze capaci di stimolare la fantasia e l’acquisizione di abilità pittoriche e manipolative.
Il laboratorio si è aperto presentando la figura di Van Gogh attraverso uno splendido testo di Patricia Geis “Guarda che artista”. Si tratta di un libro attivo ricco di finestrelle, inserti pop up che invita il lettore ad entrare nella bottega dell’artista e scoprire tante curiosità sulle sue tecniche e le sue opere. Un testo pieno di stimoli per sviluppare creatività e fantasia.
Prendendo spunto da un’immagine del libro che ritraeva un bellissimo girasole abbiamo parlato ai bambini della passione che aveva Van Gogh per il sole e di conseguenza per i girasoli che dipinse come fossero dei soli in miniatura, masse ardenti in movimento. Noi abbiamo scelto di soffermarci sul quadro dal titolo “Dodici girasoli in un vaso”. Da una lettera del vasto carteggio di Vincent Van Gogh apprendiamo che questo quadro venne dipinto nell’agosto del 1888. L’opera faceva parte di una serie di dodici quadri aventi tutti come soggetto dei mazzi di girasoli. Questo tema dunque, che fu tanto caro al pittore ci è pervenuto attraverso numerose varianti che hanno raggiunto, sull’odierno mercato, quotazioni altissime, forse le più alte mai pagate per opere d’arte.
L’artista ha utilizzato abbondanti dosi di colore, lavorando con piccole pennellate. Queste si accumulano sui petali e i fiori assumono maggior evidenza. La pittura in rilievo conferisce ai fiori una sensazione di movimento. Per rendere più brillante il giallo, Van Gogh decise di creare il contrasto dei fiori dipingendo lo sfondo di celeste e utilizzare una linea più spessa per evidenziare il profilo del vaso e i bordi del tavolo su cui è collocato.
Protagonisti di questo dipinto sono ancora una volta quei girasoli della Provenza, che più di ogni altro soggetto resteranno per sempre legati al nome di Van Gogh. Il pittore aveva iniziato a dipingere questi fiori già verso la fine del suo periodo parigino, ma fu al Arles, dove egli giunse nel febbraio del 1888, che progettò una intera serie dedicata a questo tema.
Nelle sue lettere all’amico Bernard, Van Gogh scrisse più volte di voler decorare lo studio della sua “Casa Gialla” ad Arles, ed anche la camera degli ospiti con dipinti di girasoli: ciò rappresentava per il pittore una specie di omaggio alla tanto amata arte giapponese, poiché l’uso di adornare le pareti di una casa con pannelli dipinti faceva parte della tradizione di quel popolo.
Sempre dalle lettere sappiamo anche che Van Gogh si propone di raggiungere con queste opere effetti simili a quelli delle vetrate di una chiesa gotica.
Abbiamo spiegato ai bambini la differenza tra i colori caldi cioè quelli collegati al fuoco e i colori freddi quelli in relazione con l’acqua e la vegetazione. In questo caso ci siamo serviti di un altro libro molto interessante dal titolo ”Arte per bambini” prodotto da editoriale Scienza.
La parte pratica e creativa del laboratorio ha visto poi coinvolti gli alunni in un esercizio divertente: realizzare dipinti con colori pettinati.
Abbiamo preso degli ingrandimenti a colori dell’opera e abbiamo invitato i bambini ad osservare i dettagli, in particolar modo i segni delle pennellate ed i colori usati.
Poi abbiamo messo a disposizione dei fogli bianchi (o cartoncini), ciotole con tempere degli stessi colori del quadro, li abbiamo mischiati con la colla vinilica per rendere il colore più corposo , al posto dei pennelli abbiamo dato ai bambini , dei pettini, piccoli rastrelli, forchette o bastoncini.
Abbiamo invitato i bambini a riprodurre l’opera mettendo vicini i diversi colori e trascinandoli assieme con movimenti semi circolari o ad onda.
Per finire abbiamo realizzato una gigantografia del quadro, l’abbiamo scomposta e abbiamo chiesto ai bambini di ricomporre il puzzle. E’ stato un momento molto divertente!
Il lavoro adesso proseguirà nelle sezioni con una serie di esercizi sui colori e il movimento e alla fine si realizzerà un’opera collettiva che sarà esposta alla mostra finale del progetto lettura.
Continuate a seguirci perché il nostro meraviglioso viaggio tra i libri e l’arte è appena iniziato!!!!