Se tu fossi…..io sarei….
La classe 2D in viaggio tra i misteri della parola da Dante a Giordana.
La classe 2D della scuola secondaria di primo grado ha intrapreso un viaggio alla scoperta della reale forza delle parole attraversando i sentieri più disparati e fantasiosi che hanno rivelato i misteri che i vocaboli e i loro intrecci sono in grado di creare.
Questo cammino è partito dalla lettura di alcune delle opere più significative della letteratura italiana due-trecentesca per arrivare ai testi degli interpreti più amati della canzone italiana.
La proposta didattica, curata dalla professoressa Barbara Pedrazzi, ha voluto mettere in evidenza lo straordinario potere delle figure retoriche, un artificio artistico senza tempo, rintracciabile nel passato come nel presente, in Dante come nelle canzoni di Giordana Angi, l’artista apriliana amatissima dai ragazzi e scelta dagli studenti per portare a termine questo lavoro.
Le attività laboratoriali hanno preso in considerazione poesie come “S’io fossi foco..” di Cecco Angiolieri o passi dell’Inferno (“Per me si va nella citta dolente..”) e brani come “Farfalle colorate” e “Siccome sei” tratti dall’ultimo album di Giordana”, “Mi Muovo”.
Il percorso didattico si è articolato in tre step: il primo si è focalizzato sullo studio teorico di alcune figure retoriche, tra quelle più diffuse; il secondo ha impegnato i ragazzi nell’analisi e nella individuazione nei testi studiati delle figure retoriche conosciute; il terzo, infine, ha previsto un momento creativo nel quale gli alunni hanno indossato le vesti di veri e propri poeti.
Gli studenti, infatti, partendo dai brani analizzati hanno potuto ri-creare un testo poetico nuovo attraverso la tecnica del Caviardage e del Cut up.
Queste tecniche sono entrate ormai da anni a far parte delle metodologie presenti nel progetto lettura d’Istituto finalizzate alle attività di scrittura creativa realizzate dai nostri alunni.
Il Caviardage è un metodo di scrittura poetica che aiuta a scrivere poesie e pensieri attraverso un processo ben definito ed un gran numero di tecniche e strategie, non partendo da una pagina bianca ma da testi già scritti: pagine strappate da libri da macero, articoli di giornali e riviste, ma anche testi in formato digitale o, perché no, canzoni.
Grazie alla contaminazione con altre tecniche espressive (quali il collage, la pittura, l’acquarello, etc.) si dà vita a poesie visive: piccoli capolavori che attraverso parole, segni e colori danno voce a emozioni difficili da esprimere nel quotidiano.
Questo metodo didattico è stato creato e diffuso in Italia da Tina Festa.
Viene utilizzato da insegnanti nelle proprie classi o da formatori certificati che, in qualità di esperti esterni, propongono laboratori e corsi in scuole di ogni ordine e grado a partire dalla Scuola Primaria, in ateliers, biblioteche e librerie, in associazioni e dovunque si voglia creare un evento legato alla scrittura poetica.
Il Cut-up, invece, è una tecnica letteraria che consiste nel tagliare fisicamente un testo scritto, lasciando intatte solo parole o frasi, mischiandone in seguito i vari frammenti e ricomponendo così un nuovo testo che, senza seguire la corretta sintassi, mantiene pur sempre un senso logico anche se a volte incomprensibile.
La tecnica era già stata utilizzata nel dadaismo (Tristan Tzara), ma fu largamente utilizzata a partire dagli anni sessanta dallo scrittore statunitense William S. Burroughs, che la elaborò insieme a Brion Gysin.
Nel 1972, David Bowie, cantautore, attore e pittore britannico “venuto dallo spazio”, si ispirò al romanzo di Burroughs Ragazzi selvaggi per la creazione dei costumi del suo messia, al secolo Ziggy Stardust, suo alter ego, venuto da Marte.
Il produttore Ken Scott ha scritto di lui: “Ha sempre descritto come avrebbe preso istanti e pezzi in ogni dove e, mettendoli insieme, come sarebbe apparso lui.”
Erano gli anni Settanta, infatti, quando Bowie prese un paio di forbici e cominciò a ritagliare le parole dei testi delle sue canzoni, probabilmente ponendo a se stesso una sola domanda: “Sei pronto a mischiare parole e a intraprendere un viaggio diverso, a entrare in un’altra dimensione, a scoprire una parte di te che prima era preclusa entrandoci dentro come Alice nella tana del Coniglio Bianco?”
Attraverso il Caviardage e il Cut up gli alunni della 2D hanno realizzato numerose poesie, la creatività e la fantasia hanno poi liberato immagini e disegni regalando alle parole sfumature artistiche.
La musica e le parole hanno creato connessioni con il mondo reale, con la realtà che i ragazzi vivono tutti i giorni e partendo dalla quale è più semplice ma anche più stimolante la conoscenza della poesia.