Se leggi ti liberi……..
L’ I.C. “A.Gramsci” partecipa alla decima edizione di Libriamoci. In campo le classi terze della scuola secondaria.
Le classi terze della scuola secondaria di primo grado hanno inaugurato la decima edizione di Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole.
Il Centro per il libro e la lettura ha scelto Se leggi ti lib(e)ri come tema istituzionale della decima edizione di Libriamoci, dando così forma al proprio invito a considerare la lettura come espressione di libertà e il libro come chiave per ottenerla.
Evadere dal presente o immergervisi totalmente, rileggere o saltare le pagine, interrompersi a ogni capoverso o continuare fino a perdere il senso del tempo.
Tra le tante, opposte libertà che concede l’esercizio del leggere, ce ne è una che non prevede contrari né inversioni: quella di pensare.
Il lettore è libero perché il suo pensiero è ampio, critico perché allenato al dubbio, difficile da dominare perché desideroso di conoscere.
La scuola secondaria di primo grado ha partecipato all’iniziativa sin dalla prima edizione e a partire dallo scorso anno ha aderito a Libriamoci off, da Libriamoci al Maggio.
Questa modalità consente di realizzare attività, preferibilmente in più fasi, che inizino a partire dal 13 novembre 2023 e si concludano il 31 maggio 2024.
A dare l’avvio ai lavori le classi terze della scuola secondaria di primo grado che in occasione di Libriamoci hanno voluto omaggiare lo scrittore Italo Calvino nel centenario della nascita.
Il testo selezionato, “Il barone rampante”.
La storia è ambientata nel ‘700 nell’immaginario paesino ligure di Ombrosa. Cosimo Piovasco di Rondò, primogenito di una famiglia nobile decaduta, rifiuta di mangiare un piatto di lumache cucinate dalla sorella Battista e all’età di 12 anni si ribella all’autorità paterna salendo sugli alberi della tenuta di famiglia e cominciando da quel momento un’esistenza originale e alternativa. La disobbedienza, insomma, non è fine a sé stessa, ma segna l’avvio di un nuovo modo di stare al mondo.
“Era mezzogiorno, e la nostra famiglia per vecchia tradizione sedeva a tavola a quell’ora, nonostante fosse già invalsa tra i nobili la moda, venuta dalla poco mattiniera Corte di Francia, d’andare a desinare a metà del pomeriggio. Tirava vento dal mare, ricordo, e si muovevano le foglie. Cosimo disse: Ho detto che non voglio e non voglio! E respinse il piatto di lumache. Mai si era vista disobbedienza più grave”.
Da quel momento l’esistenza di Cosimo si svolge prima nel giardino di casa, poi nei boschi del circondario fino anche a spingersi in terre lontane, sempre collegate per “vie vegetale” alla tenuta del barone.
Protagonista del romanzo è sicuramente la libertà, Il giovane baroncino abbandona la terra, per rifugiarsi sugli alberi, in una condizione di esilio permanente, senza però distaccarsi mai completamente dalla società, e anzi proprio grazie a questa nuova prospettiva dall’alto, riuscirà a comprenderla ancora più a fondo.
Gli alunni delle classi terze sono stati affascinati dalla figura di Cosimo; i testi letti sono infatti un inno alla libertà ma spingono anche alla riflessione sulla necessità di curare e proteggere il nostro delicato quanto straordinario patrimonio naturale.
Ricordiamo che i genitori dello scrittore erano entrambi scienziati. Il padre, Mario, era un agronomo. La madre, Eva Mameli, d’origine sarda, è stata la prima donna a laurearsi in Scienze naturali in Italia e a vincere una cattedra di Botanica.
L’albero diventa ne il Barone rampante il luogo di una veduta privilegiata lontano dalla quotidianità ma anche un elemento prezioso da proteggere.
Oltre alla lettura ad alta voce dei testi selezionati i ragazzi di terza hanno svolto una serie di laboratori che hanno consentito loro di approfondire diversi aspetti dell’opera di Calvino.
Ne sono scaturiti interessanti lavori interdisciplinari attraverso i quali gli alunni hanno potuto liberare la propria creatività e scoprire alcune curiosità sullo scrittore.
Il percorso continuerà all’interno del progetto lettura d’Istituto che quest’anno ha riservato ad Italo Calvino e al labirinto una ricca sezione.
Ricordiamo, infine, che fino al 4 febbraio 2024, presso le Scuderie del Quirinale, si tiene la mostra dal titolo Favoloso Calvino: il mondo come opera d’arte.